La possibilità di usufruire di uno strumento di smobilizzo del credito come l'anticipo fatture anche per i crediti esteri non può che essere un'ottima notizia per le piccole e medie imprese italiane soprattutto considerando il forte peso che ha e avrà l'export sulla nostra economia. Secondo l'ultimo Rapporto Export di SACE, infatti, se nel 2020 si è registrato un calo per l’effetto combinato della pandemia e delle incertezze ereditate dal 2019, nel 2021 ci si attende una crescita del 9,3% con una progressione media nei due anni successivi del 5,1%.
Nell'ecosistema imprenditoriale italiano sono numerose le aziende che hanno dei rapporti commerciali con clienti stranieri e che figurano dal loro punto di vista come dei fornitori. Ciò accade soprattutto in alcuni settori che, inaspettatamente, non sono quelli delle 3F - Food, Furniture e Fashion - ma il farmaceutico, la meccanica e l'automotive seguiti da abbigliamento e pelletteria. Per questo tipo di realtà l'anticipo fatture rappresenta un'ottima opportunità per assicurarsi un flusso di cassa continuo e quindi una più serena gestione delle proprie finanze e della propria produzione. È però necessario rispettare alcuni requisiti per poter cedere i propri crediti esteri: le aziende devono operare con soggetti esteri prevalentemente all'interno dell'area UE e, oltre alla ovvia congruità tra le attività del cedente e del debitore, i crediti oggetto di cessione devono essere originati da ordini\contratti assoggettati alla normativa del Paese del cedente, quindi a quella italiana.
Nel momento in cui un'impresa con clienti europei risponde a questi requisiti, può in tutta libertà usufruire delle piattaforme di anticipo fatture che, sempre più numerose, popolano il mondo fintech per rispondere al meglio ai bisogni delle PMI. Non riceverà un trattamento diverso da tutte le altre tranne per il fatto che in fase di verifica verrà inviato un modulo ad hoc e in sede di notifica della cessione verrà richiesta in risposta la firma per accettazione. Per il resto il processo di vendita dei propri crediti commerciali esteri non ha nulla di diverso dal normale anticipo fatture proposto all'interno dei confini nazionali.
L'azienda interessata, dopo aver selezionato la piattaforma di invoice trading a suo avviso più rispondente alle proprie necessità, presenta la propria richiesta che il portale valuta basandosi su alcuni indicatori attribuendo uno scoring incrociando i dati a disposizione con quelli presenti nelle banche dati di alcuni provider.
Se il credito estero proposto dall'azienda viene accettato, la corrispondente fattura verrà pubblicata sulla piattaforma di invoice trading e proposta agli investitori che potranno acquistarla. L'impresa che ha ceduto i propri crediti otterrà dopo poche ore un importo pari a circa l’85-90% del corrispettivo, mentre il saldo le sarà liquidato alla scadenza della fattura stessa in concomitanza del pagamento da parte del debitore.
Il meccanismo è semplice e offre numerosi vantaggi a tutte anche a quelle imprese che lamentano ritardi nei pagamenti o che necessitano di una pianificazione stabile dei propri flussi di cassa ,anche da clienti fuori dai nostri confini. La rapidità dell'operazione è certamente un fattore chiave per tutte le realtà che scelgono l'anticipo fatture anche per crediti esteri, perché si parla di attese di un paio di giorni, non confrontabili con quelli imposti da altri canali tradizionali. Anche la semplicità di utilizzo delle piattaforme è un elemento discriminante e qualsiasi azienda se ne rende subito conto quando si accorge che anche da casa o dall'ufficio, tramite app o piattaforma, in pochi click, è possibile portare a termine l'operazione di vendita fatture senza nessun carteggio o procedura burocratica. Anche per i crediti esteri come per quelli tra imprese italiane, per accedere a questo strumento di smobilizzo crediti non sono richieste garanzie personali o finanziarie e non viene trasmessa alcuna segnalazione alla Centrale Rischi. Ciò permette all’azienda un utilizzo alternativo del credito bancario ancora disponibile.