Liquidità veloce, costi fissi contenuti e nessuna richiesta di garanzia su asset reali: tra direct lending e PMI può essere un matrimonio perfetto. A maggior ragione se è Fintech: le aziende accedono al prestito in modo interamente digitale, semplice e trasparente.
Chi richiede un prestito in direct lending contrae un debito, proprio come avviene quando ci si fa finanziare dal canale bancario. Tuttavia, con questa specifica forma di finanza alternativa, l’impatto positivo per l’azienda è immediato ed evidente: una maggiore rapidità nell’erogazione, un’elevata possibilità di personalizzazione del credito e l’assenza di richiesta di garanzie reali e personali. In sostanza, una maggiore attenzione al modello organizzativo aziendale per generare liquidità immediata e valore strategico nella progettazione della crescita del business.
Per definire i punti chiave del direct lending, possiamo ricorrere alle 5 WH Question del mondo giornalistico e approfondire così gli aspetti principali del direct lending.
Quando si parla di direct lending, si fa riferimento all’erogazione di credito attraverso prestiti diretti da parte di operatori diversi dalle banche. Sono, dunque, forme di finanziamento che possono essere rese disponibili da:
Il direct lending consente una maggior comprensione e personalizzazione del finanziamento in funzione delle necessità e delle potenzialità finanziarie dell’impresa richiedente: si può intervenire sia sul capitale circolante con la cessione dei crediti commerciali, che sulle necessità del medio o lungo termine attraverso l’erogazione di veri e propri finanziamenti.
Per il tessuto imprenditoriale italiano, il direct lending rappresenta una grande opportunità di investimento nella crescita aziendale attraverso il valore aggiunto di capitali non bancari.
Difatti, le aziende possono non solo accedere a garanzie di liquidità in tempi stretti, ma anche strutturare un piano di consolidamento per costruire quella resilienza strutturale necessaria a garantire continuità in periodi di contingenze esterne avverse come quello attuale.
Il direct lending è una modalità di finanziamento particolarmente congeniale alle PMI poiché possono ottenere un finanziamento personalizzato in base alle proprie esigenze, possibilità e progetti di sviluppo. Il tutto in tempi significativamente più rapidi rispetto a quelli proposti dagli istituti di credito – e con costi fissi certi e quantificabili.
Costi più chiari e trasparenti, tempi di erogazione sensibilmente ridotti rispetto ai canali tradizionali e maggiore snellezza operativa sono i vantaggi più evidenti.
Tuttavia, è importante sottolineare anche che il direct lending non comporta la richiesta di garanzie su asset reali e offre benefici in termini di diversificazione. In questo modo, l’azienda richiedente non dipende da un’unica tipologia di finanziatore.
Infine, il ricorso al direct lending non implica l’abbandono del credito bancario tradizionale: l’azienda può godere dei vantaggi di operare con entrambe le opzioni.
Le società Fintech facilitano l’accesso delle PMI alla finanza alternativa consentendo loro di richiedere un prestito in direct lending in modo interamente digitale. Rapido, semplice e trasparente, il processo operativo viene svolto totalmente online e non necessita di garanzie o dell’imposizione di vincoli sui motivi della richiesta, incrementando, di fatto, l’accesso alla liquidità in tempi ancora più rapidi e con modalità sempre più flessibili e personalizzabili.
Secondo i dati di Unioncamere, Innexta e Politecnico di Milano, il direct lending in Italia è più che raddoppiato, passando dai 138,7 milioni di euro del primo semestre 2020 ai 307,8 milioni dello stesso periodo del 2021. Questi dati sono confermati anche da AIFI-Deloitte: i fondi di private debt e direct lending in Italia nel 2021 hanno investito 2,214 miliardi di euro, quasi il doppio del 2020 (1,153 miliardi). Il tutto in 275 sottoscrizioni (+28% rispetto alle 215 del 2020), distribuite su 142 società (127 nel 2020, con un aumento del 12%).
Questi sono segnali di un interesse sempre crescente da parte delle PMI, che possono trovare nel direct lending una modalità a loro congeniale di finanziamento. Un finanziamento flessibile, senza costi fissi elevati o richieste di garanzie né personali né su asset reali, fondamentale anche in termini di diversificazione delle fonti di approvvigionamento.