Esiste già dal 2013 l'invoice trading in Italia, ma di recente questa alternativa al credito bancario sta segnando una significativa crescita in termini di volumi investiti e di nuove piattaforme ed è naturale chiedersene i motivi.
Perché le aziende scelgono l'anticipo fatture per far fronte a problemi di liquidità? È comodo e immediato, ma non è solo questo il motivo per cui si sta affermando come lo strumento giusto sia per PMI che per startup.
Tra le tante tipologie di finanza alternativa a disposizione delle aziende, l'invoice trading è quella che permette loro di cedere le proprie fatture per garantirsi un cash flow continuo. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, a usufruire di questa opportunità sono soprattutto le imprese con difficoltà di accesso al credito tradizionale oppure quelle con fatture unitarie al di sopra di una soglia minima e che verranno pagate a 30-60-90-120 giorni.
Grazie al matrimonio tra finanza e tecnologia, oggi è possibile cedere le fatture direttamente online.
L’azienda che sceglie l'invoice trading non deve far altro che presentare la propria richiesta di anticipo fattura e la piattaforma le attribuirà un certo rating sulla base di alcuni indicatori e di un quadro di contesto ottenuto incrociando i dati forniti dall'azienda stessa e quelli delle banche dati di alcuni provider. Passata la fase di valutazione, la fattura verrà pubblicata sulla piattaforma e potrà essere acquistata da investitori come banche, intermediari finanziari, assicurazioni, SACE e privati.
Se alcuni vantaggi dell'invoice trading risultano evidenti anche a chi ne sente parlare per la prima volta, ce ne sono altri meno immediati ma fondamentali per un'azienda che sta cercando lo strumento giusto per evitare una crisi di liquidità o, più semplicemente, per garantirsi un cash flow costante in vista di nuovi investimenti.
Partiamo dai motivi meno ovvi: la gestione del rischio, la trasparenza dei costi e la flessibilità.
Rivolgendosi a una piattaforma di invoice trading, non è necessario fornire garanzie personali o finanziarie, non si corre alcun rischio di insolvenza e, aspetto tutt’altro che trascurabile, non viene trasmessa alcuna segnalazione in Centrale Rischi perché questo strumento non è considerato un’operazione di finanziamento. Ciò significa che l’azienda potrà comunque usufruire del credito bancario ancora disponibile in altro modo. Tutto ciò non accade se ci si rivolge a una banca, che lascia all’impresa il rischio di insolvenza, e nemmeno se si sceglie il factoring, che prevede la segnalazione alla Centrale Rischi.
Sempre valutando l'invoice trading in alternativa alla tradizionale strada del credito bancario, emerge come vantaggio la trasparenza dei costi perché non ce ne sono di nascosti ed è tutto chiaramente esplicitato on line. L'azienda può quindi “studiarsi” la proposta con la serenità di chi sa che non avrà più avanti delle brutte sorprese sulle commissioni, ad esempio.
Rispetto ad altri strumenti di finanza alternativa, l'invoice trading risulta inoltre uno degli strumenti più flessibili perché dà la possibilità di cedere anche una singola fattura. Niente pacchetti o flusso annuale, come nel caso del factoring. Niente vincoli tipici del mondo bancario come un eventuale tetto massimo da rispettare.
A rendere l'invoice trading in Italia oggi lo strumento giusto per le aziende, ci sono altri tre vantaggi più immediati, ma da non sottovalutare perché di grande impatto sull'operatività quotidiana.
Il primo è l'estrema semplicità legata alla quasi totale assenza di burocrazia e all'ottima user experience delle piattaforme.
Il secondo è la rapidità con cui la liquidità arriva alle aziende che decidono di vendere le proprie fatture.
Il terzo è la qualità. Per qualità si intende quella del portafoglio investitori perché il rating viene assegnato tenendo maggiormente conto del merito di credito del debitore e solo in parte minore sulla situazione finanziaria dell’azienda richiedente, come invece accade nelle banche.
Anche in questi aspetti più operativi, quindi, l'invoice trading le supera 3 a 0.