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Pro solvendo e pro soluto: differenze e benefici nella cessione del credito

Scritto da CrescItalia | 16 agosto 2022

Gestione complessa del flusso di cassa e rischi d’insolvenza da parte dei debitori? La cessione dei crediti commerciali in pro soluto garantisce liquidità nella misura e nei tempi concordati, senza segnalazione in Centrale Rischi, e sposta l’eventuale insolvenza sul partner finanziario, rispetto alla cessione in pro solvendo.

Pro solvendo e pro soluto: le due tipologie della cessione del credito

Accompagnare le PMI nella gestione del rischio di credito attraverso strumenti di finanziamento alternativi al canale bancario: è così che l’invoice trading diventa centrale per tutte quelle realtà imprenditoriali che hanno difficoltà a governare efficacemente i tempi di incasso dei crediti, oltre a poter commissionare a terzi la gestione del portafoglio degli stessi.

La cessione dei crediti sostiene le PMI, anche in misura complementare al tradizionale strumento dell’anticipo fatture:

  • a breve termine, la vendita delle fatture genera quella liquidità che può consentire alle aziende di agire sulle contingenze immediate;
  • a lungo termine, la vendita delle fatture garantisce quella continuità nei flussi di cassa che assicura alle aziende il tempo e gli strumenti per strutturare misure di sviluppo fondamentali per la crescita interna, l’ottimizzazione delle scorte e l’apertura di nuovi mercati.

La chiave di volta sta nella scelta di una soluzione che sia in grado di operare in sicurezza, velocità e continuità per smobilizzare il capitale circolante – in pro solvendo o in pro soluto – in funzione del rischio di eventuali insolvenze da parte dei debitori. Una soluzione, dunque, che garantisca all’azienda indici di bilancio migliori e la possibilità di agire rapidamente sul mercato grazie alla liquidità disponibile.

Pro solvendo e pro soluto: quale scegliere per minimizzare il rischio di insolvenza

Quando si definisce un contratto di cessione di crediti commerciali, il primo step riguarda la decisione di operare in pro solvendo o in pro soluto. Optare per l'una o l’altra forma di factoring richiede delle valutazioni mirate, tra cui l’ammontare del debito, la stabilità delle proprie relazioni commerciali e la capacità dell’impresa di ricevere finanziamenti.

Nell’attuale periodo di incertezza geopolitica e di complessità nell’accesso a forme di finanziamento tradizionale, il modo migliore per ridurre il rischio di credito è di operare in modalità pro soluto. L’azienda riceve subito un acconto dell’85-90% del credito ceduto, erogato nel giro di pochi giorni, e può attingere rapidamente alla liquidità che ne deriva, con una neutralizzazione radicale del rischio di credito.

Infatti, l’azienda si libera in un sol colpo non solo del credito – e delle relative preoccupazioni per gli eventuali ritardi nell’effettuazione dei pagamenti – ma anche di tutte le responsabilità legate a ogni inadempimento da parte del debitore, che passa integralmente a carico del cessionario, una volta certificato in fase di accordo che il credito è certo, liquido ed esigibile.

A fronte di quanto indicato finora, la differenza principale tra la cessione pro solvendo e pro soluto risiede nella figura che si assume il rischio di un’eventuale insolvenza da parte del debitore e nella possibilità di una derecognition dei crediti in bilancio – ovvero la rimozione di un asset o di una passività dallo stato patrimoniale di un’entità. Nello specifico:

Pro solvendo e pro soluto: il valore del fintech

L’invoice trading consente di gestire al meglio le proprie risorse e di strutturare investimenti senza dipendere dalle incertezze sui tempi di pagamento da parte dei propri debitori. La versione fintech del factoring tradizionale semplifica e accelera l’operatività con pochi e semplici clic, che mettono l’azienda nella condizione di agire prontamente e di decidere in base alle proprie esigenze.

Liberandosi del rischio di insolvenza nella misura minima del 90%, l’approccio fintech in pro soluto non prevede costi fissi né fee d’ingresso al servizio. Inoltre, non impone vincoli su tempi, frequenza e volumi delle operazioni: ogni azienda sceglie in autonomia quante e quali fatture cedere sostenendo esclusivamente i costi ad esse associati.

In sostanza, la cessione del credito fintech integra al meglio tutta la tranquillità, la personalizzazione e la programmazione relative all’operatività in pro soluto.

Pro solvendo e pro soluto: perché affidarsi a un partner per la cessione delle fatture

Scegliere il partner giusto migliora e semplifica la cessione delle fatture in pro soluto: instaurando una relazione continuativa con un advisor specializzato, è possibile strutturare l’analisi approfondita dei propri debitori e del loro grado di solvibilità, così da anticipare l’insorgenza di eventuali situazioni di inadempimento. In sostanza, si tratta di predisporre un doppio livello di intervento per garantire piena e costante liquidità al proprio flusso di cassa, sia pre-valutando il rischio di credito che neutralizzandolo con la cessione in pro soluto.