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5 modi per migliorare il rating bancario e gli indici di bilancio

Per evitare una crisi di liquidità o anche solo per avere un cash flow regolare, spesso le aziende si trovano a dover scegliere come muoversi all'interno delle tante opportunità per ottenere un credito. Una buona prassi iniziale è quella del migliorare il proprio rating bancario unitamente agli indici di bilancio perché non tutti gli strumenti proposti dal mercato finanziario impattano positivamente su questi parametriPiù in generale, è fondamentale per le aziende conoscere cosa influisce sul rating perché, come vedremo, ne va del loro futuro. 

 

Che cos’è il rating bancario di un'azienda 

Il rating bancario è un punteggio basato sulla disponibilità economica di un'impresa che viene assegnato dalla banca o da un istituto di credito. Quantifica quanto può risultare rischioso concedere a quell’impresa un prestito o un finanziamento. E permette di valutare a quali condizioni farlo. Migliorare il rating bancario significa, quindi, aumentare le possibilità di accesso al creditomigliore è questo punteggio, maggiori saranno il potere di negoziazione dell'azienda e le probabilità di ottenere ciò che si richiede. 

 

 

L'obbligo per le banche di quantificare, attraverso un calcolo probabilistico, la capacità che unimpresa può avere nel ripagare un debito, e su questa base decidere se concederlo, è contenuto nelle direttive dettate dagli accordi di “Basilea 1, 2 e 3 e accettate dalla Banca d’Italia. Ogni istituto finanziario può stabilire una propria modalità di valutazione di questo parametro, ma esistono voci che ricorrono quasi sempre. È necessario, quindi, prestare attenzione alle condizioni per migliorare il proprio rating bancario. Quella principale è la differenza tra il capitale proprio dell’impresa investito e quello finanziato da terzi. Molto importanti sono anche il costo degli interessi passivi pagati, la ripartizione dei debiti tra brevi, medio e lungo termine, oltre al valore dei crediti commerciali dell’impresa ed eventualmente delle sue scorte. 

 

Consigli per migliorare il proprio rating bancario 

Approfondendo le modalità di valutazione che le banche oggi utilizzano per decidere se concedere o meno un finanziamento oppure un prestito, si scopre che non è solo l'aspetto quantitativo legato al bilancio a influire sulla scelta, ma pesano anche gli aspetti qualitativi e andamentali. I primi riguardano la solidità patrimoniale e il settore in cui opera l’azienda, i secondi sono, invece, legati alla movimentazione dei conti, all'utilizzo dei fidi, alla presenza di crediti e lo ro duration e a uneventuale segnalazione alla Centrale dei Rischi. 

 

Avendo solo una cadenza annuale (salvo per le aziende maggiormente dimensionate che redigono anche relazioni semestrali, il bilancio ha un peso relativo nella valutazione del rating di unazienda, mentre grazie al loro elevato grado di obiettività assumono una valenza decisiva gli aspetti andamentali di cui tra l'altro si può disporre in modo continuativo. Alla luce di questo, si possono individuare 5 principali azioni per migliore il rating bancario 

 

  1. Evitare sconfinamenti.Non utilizzare una linea di credito oltre i limiti concordati, anche pernon incorrere in una segnalazione alla Centrale dei Rischi che avrebbe la conseguenza di evidenziare lo sconfinamento anche alle altre banche. 

 

  1. Rimborsare regolarmente le rate dei prestiti.È bene nonsaltare il pagamento anche solo di una rata perché anche questa situazione di inadempimento porterebbe a una segnalazione alla Centrale dei Rischi. 

 

  1. Movimentare i conti correnti.Individuare di volta in volta le forme di finanziamento più adatte alla propria situazione finanziaria,senza scartare le opportunità di un prestito a medio-lungo termine per evitare di lasciare un conto corrente non movimentato e fermo su un saldo negativo troppo a lungo. La banca potrebbe dedurne che si stia facendo un uso improprio del fido. 

 

  1. Usare i fidi nel miglior modo possibile.Non superare mai la soglia del 70-80% del limite concesso.Se ciò non basta, provare a rinegoziarne con la banca l’importo, ma non utilizzare mai i fidi al limite dell’accordato. È un segnale di difficoltà finanziaria mal visto dal sistema creditizio. 

 

  1. Gestire insoluti e crediti in sofferenza.Evitare che diventino troppi perché possono far scattare un segnale negativo relativo agli aspettiandamentali presi in considerazione dalle banche. Tenere anche conto che, in mancanza di un fido capiente, gli insoluti sono addebitati sul conto dell’azienda che potrà rischiare lo sconfinamento oltre a penalizzare gli interessi passivi. 

 

Anticipo fatture e gestione degli insoluti 

Tra gli strumenti oggi a disposizione delle PMI per migliorare il rating bancario, ottimizzando la gestione dei ritardi e degli insoluti, quello che si rivela essere tra i più efficaci è l'invoice trading; la vendita di fatture online attraverso piattaforme specializzate, 100% digitali, sicure, veloci e flessibili. Questo tipo di soluzioni permette alle aziende di gestire il capitale circolante in modo più fluido ed efficace, senza le restrizioni degli strumenti usati tradizionalmente. Alle aziende interessate all'anticipo di una fattura, basta presentare la propria richiesta a una piattaforma di invoice trading che le attribuirà un punteggio incrociando i dati a disposizione con quelli presenti nelle banche dati di alcuni provider. Una volta accettata, la fattura verrà quindi messa a disposizione degli investitori che anticiperanno un importo pari a circa l’85-90% del corrispettivo, mentre il saldo sarà liquidato alla scadenza. 

L'invoice trading migliora il rating bancario di un'azienda non solo aiutandola a gestire meglio gli insoluti, ma anche influendo sulla sua posizione finanziaria netta perché converte i crediti commerciali, che sono un asset semi-illiquido, in liquidità immediata senza che si generi una contropartita di debito nel passivo dello stato patrimoniale.

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