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DSO: cos’è, come si calcola e come migliorarlo

Mantenere un DSO basso contribuisce a ridurre il capitale circolante e il rischio di insolvenze, con un impatto positivo sulla capacità di generare liquidità – da iniettare ancora una volta nel ciclo produttivo aziendale. Ne beneficia la salute dell’intera filiera, anche grazie a strumenti alternativi come la cessione dei crediti in pro soluto tramite invoice trading.

DSO, cos’è e perché serve a valutare l’efficienza aziendale

Ogni impresa, piccola o grande che sia, è inserita in una filiera di valore che si basa sulla fluidità del rapporto tra debitori e creditori.

In questa dinamica, è centrale conoscere le tempistiche che intercorrono tra il pagamento della fornitura e quello dell’incasso: quando un’azienda, a qualsiasi livello della filiera, è in grado di determinare il tempo medio in cui le sono liquidati i crediti, riesce allora a pianificare meglio la gestione finanziaria del business così come gli investimenti da effettuare.

È questo, in sostanza, ciò che misura il Days Sales Outstanding o DSO: si tratta del tempo – misurato in giorni – nel quale un'azienda incassa mediamente i suoi crediti.
Allo stesso tempo, specularmente, il DPO (Days Payment Outstanding) indica il tempo in cui la stessa azienda paga i fornitori.

Secondo l’ultimo report di Assifact, il tempo medio di pagamento (DSO) dei crediti commerciali ceduti nei 12 mesi e conclusi al 30 giugno 2022 è stato pari a 83,39 giorni. Nello specifico, il DSO degli enti pubblici è in aumento a 152,6 giorni di durata media e il DSO delle sole imprese è incrementato fino a 76,87 giorni.

Cosa significano questi numeri? Se queste tempistiche non vengono tenute sotto controllo, possono rendere fragile la salute finanziaria dell’azienda. Quindi, monitorare il DSO – e, di conseguenza, ottenere indicazioni precise sul flusso di cassa e anticipare i problemi se e quando i clienti non sono virtuosi – diventa prioritario in una strategia di ottimizzazione dei processi di pagamento, specialmente alla luce dell’attuale contesto di mercato.

DSO: come incide la nuova congiuntura economica

Secondo l’ultimo rapporto S&P Global PMI, il settore manifatturiero italiano ha registrato a settembre il maggior decremento nella produzione dai tempi delle prime restrizioni da Covid-19, a causa di una sostenuta flessione dei volumi degli ordini – a sua volta determinata da una combinazione di pressioni inflazionistiche e incertezza di mercato.

Gli indici dei prezzi dell’indagine hanno segnalato l’accelerazione dell’inflazione dovuta all’aumento dei costi dell’energia e dei materiali, che sono stati poi trasferiti ai clienti. L’ottimismo è sceso al minimo storico, secondo solo a quello di marzo 2020.

La fase economica e le incertezze geopolitiche stanno tra l’altro determinando, come rilevato anche da Assifact, l’aumento del DSO dei crediti commerciali, rendendo particolarmente importante il monitoraggio dei tempi di pagamento delle fatture. In questo scenario, si rivela prioritario gestire l’accesso a una liquidità costante, anche con strumenti alternativi al canale bancario come la cessione del credito in pro soluto, ideale per mantenere in salute l’intera filiera.

DSO: come calcolarlo e perché non deve aumentare

Il controllo del DSO è pertanto centrale nella pianificazione finanziaria. Misurare il tempo medio di incasso contribuisce a definire un prezioso indicatore per conoscere il livello di efficienza di un’azienda e comprenderne i movimenti, stagionali o imprevisti, all’interno del flusso di cassa.

Il calcolo viene effettuato, a livello indicativo, dividendo tutti i crediti per il fatturato e moltiplicando poi per 365 – tutti i giorni dell’anno. Il risultato sintetizza, in un numero, esattamente i giorni impiegati in media per incassare il credito a partire dall’emissione della fattura.

In generale, più i DSO sono pochi, minore è il capitale circolante e, quindi, minori sono le necessità di cassa, a tutto vantaggio del peso degli oneri finanziari e del cash flow. Di contro, DSO in crescita segnalano una minore comprensione da parte dell’azienda del proprio processo di fatturazione, dall’incasso al recupero dei crediti.
Se si stanno riscontrando ritardi nella ricezione dei pagamenti, un’impresa può registrare scarsa liquidità nell’immediato e, di conseguenza, essere limitata tanto negli investimenti quanto nella reattività di fronte alle emergenze. Senza contare il rischio di insolvenza da parte dei clienti.

In questa prospettiva, non occorre dimenticare il delta tra DSO e DPO: se positivo a favore del delta del DPO sul DSO, genera cassa ed evidenzia come l'azienda si stia di fatto finanziando con i fornitori.

DSO: come gli strumenti fintech aiutano a migliorarlo

Un valido alleato per migliorare il valore del DSO è il fintech: con la giusta piattaforma, si può procedere con lo smobilizzo dei crediti commerciali che tende quasi ad azzerare il DSO. Operando poi con controparti non bancarie e/o Factor – ovvero figure che prendono in carico, gestiscono e finanziano in anticipo una parte dei crediti d’impresa – questo tipo di attività non trasforma il credito commerciale in debito finanziario.

Pertanto, cedendo i crediti verso i clienti, l’azienda li azzera a bilancio iscrivendo un credito verso altri per la sola quota non contabilizzata che, di solito, corrisponde circa al 10%. Allo stesso tempo, il costo della cessione non viene imputato agli oneri finanziari ma ad altri costi di gestione oppure, nella peggiore delle ipotesi, a una perdita sui crediti.

Tutto questo è fondamentale se consideriamo come e in che misura gli istituti bancari, per poter concedere nuovi o ulteriori finanziamenti, richiedano di valutare il rating aziendale – un dato determinato anche dall’analisi degli indici di bilancio.

In questo senso, la cessione attraverso piattaforme fintech dei crediti in pro soluto si può rivelare senz’altro come uno degli strumenti più utili all’azienda. Infatti, grazie a un capitale circolante più leggero, gli strumenti alternativi al canale bancario consentono di migliorare non solo il DSO ma anche ROI, Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta.

L'invoice trading si rivela così uno strumento utile - e non solo per il DSO - proprio perché le aziende possono ottenere liquidità immediata senza dover attendere i tempi incerti di pagamento dei propri commerciali. E, in pro soluto, vi è la possibilità di cedere anche le responsabilità sulla solvibilità dei debitori, influendo positivamente sul rating aziendale.

perchè alle pmi italiane  conviene cedere i crediti

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