L’inasprimento dei criteri di accesso al credito, la diminuzione di sportelli bancari, l’inflazione e l’instabilità macroeconomica rendono più difficile accedere ai finanziamenti per piccole e medie imprese e liberi professionisti tramite il tradizionale canale bancario. Ma per sostenere la crescita, c’è un nuovo modello, che unisce i vantaggi della soluzione fintech alla presenza territoriale dei Confidi.
Diminuiscono i finanziamenti per piccole e medie imprese erogati tramite il canale tradizionale
Microimprese, PMI e liberi professionisti italiani hanno sempre più difficoltà ad accedere al credito tramite il tradizionale canale bancario. Secondo Banca d’Italia, nei primi tre mesi del 2023 si sono inasprite ulteriormente le condizioni generali applicate ai finanziamenti erogati dagli istituti di credito. Questo, unito all’aumento dei tassi per opera della BCE, si è tradotto in una diminuzione della domanda di credito da parte delle imprese (-3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022).
Oltre a ciò, gli istituti finanziari tendono a essere sempre più disconnessi con il territorio, per motivi di costo ed evoluzione dei modelli di servizio.
Ci sono sempre meno sportelli bancari – le rilevazioni di Banca d’Italia illustrano come il numero complessivo è diminuito di oltre il 30% dal 2017 al 2022, lasciando più del 41% dei comuni italiani senza alcuno sportello nel proprio territorio. Più di 243mila imprese hanno sede in comuni in cui non esistono più sportelli bancari, secondo uno studio di First-Cisl.
E questo ha una conseguenza diretta sull’accesso alla liquidità e sui finanziamenti per piccole e medie imprese e liberi professionisti.
Torna lo spettro del credit crunch in Europa, soprattutto nel settore delle microimprese e PMI. L’esposizione accumulata e la stretta delle garanzie a seguito degli anni della pandemia abbinata all’incertezza degli scenari macroeconomici portano le banche ad applicare misure più restrittive.
In Italia, il rischio di default è in aumento (+2% nel 2022) – non succedeva dal 2012.
Finanziamenti per piccole e medie imprese: le alternative al canale bancario
I dati di AIFI sugli investimenti in Private Debt dimostrano che gli investitori privati e istituzionali continuano a voler aiutare l’economia reale del nostro Paese. Per farlo in maniera efficace, hanno bisogno di capillarità e presenza su tutto il territorio nazionale.
Se, da un lato, le banche hanno intrapreso il trend opposto, i Confidi, invece, sono storicamente vicini alle imprese – e continuano a esserlo. Con la loro presenza capillare, direttamente e tramite le reti partner, presidiano tutto il territorio nazionale e vantano un rapporto privilegiato con le imprese e il tessuto imprenditoriale italiano del contesto in cui operano. Ne conoscono le esigenze concrete, hanno competenze creditizie maturate nel tempo e hanno dalla loro la forza della garanzia e relativa copertura statale.
Ma la sola presenza capillare dei Confidi non basta.
In un mondo che si muove sempre più velocemente e in cui la digitalizzazione la sta facendo da padrona, appoggiarsi alla tecnologia fintech è ormai necessario. Velocità e processi snelli e intuitivi sono ormai un prerequisito per ottenere finanziamenti per piccole e medie imprese.
Un nuovo modello di finanziamenti per piccole e medie imprese
Alla luce delle esigenze delle microimprese e PMI, del loro bisogno di liquidità e, al contempo, supporto concreto e in presenza, Confeserfidi, Confidicoop Marche e Garanzia Etica, tre Confidi maggiori, hanno deciso di sposare il progetto di CrescItalia di creare un modello innovativo per offrire finanziamenti per piccole e medie imprese e, più in generale, soluzioni di finanza alternativa che rispondessero ai bisogni quotidiani dell’economia reale del territorio.
Con questa partnership, le PMI e i liberi professionisti hanno la possibilità di sfruttare i vantaggi di entrambi i business model:
- si rivolgono a enti con cui hanno una relazione, che li conoscono e ne conoscono le esigenze reali sia in termini territoriali che di settore – i Confidi;
- godono della velocità offerta dalla piattaforma fintech di CrescItalia, che garantisce processi snelli e un’interfaccia in tempo reale tra gli attori coinvolti, per una risposta rapida e un supporto costante e duraturo.