Anche se la propensione delle nostre imprese all’utilizzo dell’invoice trading risulta ancora limitata, quando nella supply chain finance nascono collaborazioni tra player tradizionali e fintech, proprio questo strumento di accesso al credito può diventare la leva fondamentale per il sostentamento delle nostre filiere, anche in tempi difficili come quello che non solo l'Italia sta affrontando.
Perché le PMI scelgono l'invoice trading
Prima di scoprire le dinamiche che si vengono a creare sul mercato, è importante fare chiarezza sugli strumenti e le soluzioni messi in campo e che suscitano più o meno interesse in tutti quei soggetti che sono alla ricerca di modalità anche alternative di accesso al credito, in un periodo storico in cui assicurarsi scorte di liquidità è essenziale.
L'invoice trading permette alle imprese di mettere all’asta la fattura online, per ricevere un anticipo dell’importo dagli investitori, al netto della remunerazione richiesta. È uno strumento considerato innovativo in Italia e che, pur non essendo tra i più convenienti in termini di tasso di interesse, ha due vantaggi che vincono sempre di più la diffidenza delle imprese.
È innanzitutto una soluzione flessibile, più di quelle tradizionali, come l'anticipo fatture in banca, e anche del factoring, e assicura un accesso al capitale in tempi rapidi, grazie al grado di innovazione e di tecnologia che caratterizza le piattaforme digitali utilizzate.
Invoice trading e supply chain finance
I vantaggi per le PMI legati all'invoice trading non sono finiti, perché una volta attivato questo tipo di soluzioni si creano delle condizioni che favoriscono la nascita di collaborazioni all'interno della supply chain finance, sinergie sempre più frequenti soprattutto tra “big players” e fintech.
La supply chain finance non è altro che l'insieme di soluzioni che consentono a un'impresa di finanziare il proprio capitale circolante facendo leva sul ruolo che essa ricopre all'interno della supply chain in cui opera e sulle relazioni con gli altri attori della filiera. Le soluzioni nate in particolare dalle collaborazioni tra attori tradizionali e fintech sono la sintesi ideale per le PMI che trovano esperienze e capitali, grazie ai primi, velocità e flessibilità grazie alle seconde.
La supply chain finance in Italia
In un Paese come l'Italia, con un ecosistema composto per il 97,4% da piccole imprese e che vanta tempi di pagamento dei debiti commerciali di oltre 130 giorni, il doppio della media europea di 65, la supply chain finance è una risorsa preziosa, da immaginare come un paniere di opportunità per tutte le aziende, soprattutto per quelle che faticano ad avere accesso al credito bancario.
Andando ad esplorare i vari strumenti di finanziamento di capitale circolante offerti alle PMI, se ne trovano sia di tradizionali che di innovativi. Nella seconda categoria, assieme al purchase finance e all'inventory finance, ad esempio, c'è proprio l'invoice trading. L'espansione del settore fintech, portando nuovi player nel mercato e accelerando la digitalizzazione di quelli già presenti, ha reso questo strumento sempre più competitivo e attraente per le aziende provenienti anche da settori non per forza innovativi, ma che si aprono alle nuove modalità di accesso al credito.
Come si muoverà il mercato?
Non è banale il meccanismo che si innesca tra invoice trading e supply chain, ma si ha la possibilità di vederlo in anteprima in Paesi come il Regno Unito in cui le piattaforme di vendita fatture sono presenti da una decina di anni. Le PMI d'oltre manica, di fronte al timore delle ripercussioni della Brexit sull'ecosistema nazionale, hanno rivolto lo sguardo a uno strumento di accesso al credito innovativo come questo, segnando un aumento del 60% dell’erogato anno su anno.
Le piccole aziende italiane, di fronte a un orizzonte ricco di incertezze, faranno lo stesso? L'invoice trading, potenziato in un certo senso dalle collaborazioni “big” e fintech all'interno della supply chain, è uno strumento finanziario con tutte le caratteristiche per diventare una delle principali leve per l'ecosistema nazionale. Grazie alla presenza di attori tradizionali, crollano le diffidenze delle PMI; grazie all'agilità delle realtà più innovative, a crollare sono i tempi di ottenimento del credito.