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Supply chain finance, le soluzioni per finanziare il capitale circolante

Analizzando e sfruttando i rapporti di filiera, il supply chain finance risponde in modo concreto ai bisogni delle imprese presenti nel nostro territorio, permettendo loro di affrontare con maggiore sicurezza i periodi critici, previsti o inattesi, sviluppando iniziative di espansione, potendo contare sul proprio capitale circolante.  

 

Cos'è il supply chain finance 

Con il termine supply chain finance si vuole indicare tutta la serie di soluzioni che permettono ad un'azienda di finanziare il proprio capitale circolante – crediti, debiti e scorte – utilizzando a proprio vantaggio il ruolo ricoperto all'interno della filiera e le sinergie sviluppate con gli altri attori.  

La gestione del capitale circolante è sempre stato un elemento chiave quando si vuole valutare lasostenibilità di lungo termine di ogni impresa e negli ultimi anni è diventata una vera sfida soprattutto per quelle realtà che spesso per dimensione non riescono ad avere accesso adeguato al credito tradizionale ma allo stesso tempo devono resistere ai tempi di pagamento dilatati dei crediti commerciali che, a valle dell’emergenza sanitaria, sono altresì peggiorati.    

 

Qual è la situazione del supply chain finance in Italia

Secondo i dati dell’Osservatorio Supply Chain Finance della School of Management del PoliMi, il mercato potenziale del supply chain finance nel 2021 è compreso tra 457 e 495 miliardi di euro in Italia. Parallelamente, il mercato servito dalle soluzioni di supply chain finance ha visto un incremento del 5%. 

Nel 2021 sono aumentati i volumi del factoring, tornato quasi ai livelli pre-pandemia (+5% sul 2020, per un valore di 57,4 miliardi di euro), quelli del reverse factoring (7,2 miliardi di euro; +14%) e dell'invoice trading (0,3 miliardi di euro; +7%), che registrano il picco più alto di sempre.  

In crescita anche il purchase order finance (1 miliardi di euro; +21%), la carta di credito (2,3 miliardi di euro; +23%), soluzioni innovative come il dynamic discounting (0,3 miliardi di euro;+200%) e il confirming (1,2 miliardi di euro, +58%). Stabile rispetto al 2020 l'anticipo fatture, che costituisce la importante del mercato servito (42 miliardi di euro).  

 

Tipologie di soluzioni di supply chain finance per finanziare il capitale circolante  

Tra le diverse soluzioni che compongono il supply chain finance se ne possono distinguere due tipologie; quelle che puntano sull'ottimizzazione delle scorte basandosi sulla collaborazione operativa di filiera (es. vendor managed inventory, consignment stock) e quelle che si possono definire come veri e propri strumenti di finanziamento di capitale circolante. In quest’ultima categoria possiamo trovare anche l'invoice trading, il factoring unitamente al reverse factoring e l'inventory finance.    

A portare nuova linfa e nuove soluzioni per il supply chain finance è arrivato il mondo fintech con le sue offerte spesso molto focalizzate sui bisogni delle PMI ai quali cerca di rispondere potenziando la finanza con l'uso della tecnologia. Ci si trova quindi di fronte a soluzioni tradizionali già proposte sul mercato da anni ma traslate in versione digitale, quali l'anticipo fatture, ovvero a soluzioni più innovative che nascono proprio sotto la spinta del fintech e che al momento sono meno conosciute dal tessuto imprenditoriale italiano. 

In conclusione, si possono distinguere due tipologie di soluzioni di supply chain finance: 

  • aspiranti digitali, quali anticipo fatture cartolarizzazione, factoring, reverse factoring; 
  • native digitali, quali invoice trading, carte di credito, dynamic discounting, reverse factoring evoluto. 

Sono a metà strada il purchase order finance, il confirming e l’inventory finance. 

 

Soluzioni finanziarie di supply chain finance innovative 

Prima di illustrare una delle soluzioni ad oggi più diffuse e rispondenti alle esigenze delle PMI italiane – l'invoice trading – è d'uopo gettare uno sguardo verso il futuro con quelle che potrebbero costituire il supply chain finance del domani.  

L'Inventory Finance fa parte delle soluzioni di intervento sul capitale circolante relativamente alle scorte che vengono finanziate attraverso una linea di credito; il Dynamic Discount permette invece al cliente di pagare in anticipo usufruendo di uno sconto da parte del fornitore sull'importo della fattura basato sul numero di giorni di anticipo e individuato dinamicamente per ogni transazione.  

Per quanto riguarda le evoluzioni dell'anticipo fatture si ha l'Invoice Auction e la sua ulteriore evoluzione, il Purchase Finance. Nel primo caso le aziende possono vedersi pagate le proprie fatture da terze parti con capitali disponibili (istituzioni finanziarie, imprese ma anche singoli investitori) attraverso una piattaforma tecnologica che le mette all'asta tra i vari possibili acquirenti.  Con il Purchase Finance si applica lo stesso meccanismo ma a tutti i documenti del Ciclo dell'Ordine precedenti la vera e propria fatturazione.  

Si può considerare una soluzione di supply chain finance innovativa anche il Reverse Factoring quando, gestito da una piattaforma tecnologica, transitano le fatture imputate direttamente dal debitore che i singoli investitori possono decidere di acquistare proponendo determinati prezzi ai cedenti fornitori garantendo loro e liquidità.  

 

Invoice trading per finanziare il capitale circolante senza rischi 

Sempre in ambito fintech, ma focalizzandosi su soluzioni di supply chain finance più diffuse ad oggi sul mercato, si incontrano le piattaforme di Invoice Trading attraverso le quali le imprese possono mettere in vendita una o più fatture commerciali.  

Una volta valutate, potranno essere acquistate da investitori che anticiperanno entro 48 ore l’85-90% del valore della fattura mentre il resto del saldo sarà poi liquidato alla sua scadenza, al netto della remunerazione dell’investitore. Si tratta di uno degli strumenti per finanziare il capitale circolante più diffuso ad oggi e più apprezzato, soprattutto grazie alla semplicità e della velocità di vendita, ma anche per la massima trasparenza dei costi con l’oggettivo vantaggio dell'assenza di segnalazione alla Centrale Rischi sul circuito bancario tradizionale.    

 

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