Fintech, fai crescere la tua impresa con 3 strumenti innovativi
Maggiore agilità operativa, costi contenuti e trasparenti, erogazione del credito più veloce: il Fintech costituisce un’opportunità senza precedenti per disporre di un flusso costante di liquidità e programmare la crescita. A patto che si scelgano gli strumenti più utili e funzionali alle proprie esigenze.
Fintech, un treno in corsa per personalizzare il credito e diversificare le fonti
I nuovi strumenti operativi messi a disposizione dal Fintech consentono alle aziende di rendere più costante il ciclo della liquidità e pianificare una gestione finanziaria equilibrata del presente e del futuro.
Infatti, questo tipo di soluzioni agevola le PMI nella programmazione dei finanziamenti indispensabili alla crescita e alla definizione di strategie di risposta e resilienza –specialmente in questo delicato momento economico e sociale – così come nel superare tutte quelle sfide che già incidono sugli investimenti aziendali: dalla sostenibilità ai cambiamenti climatici, fino all’intero processo di digitalizzazione dei business.
Secondo queste ultime analisi, “nel primo semestre del 2022 sono stati erogati alle imprese 2,3 miliardi di euro di finanziamenti a medio e lungo termine, grazie alle piattaforme Fintech. La cifra ha fatto registrare una crescita del 49% in più rispetto al primo semestre 2021, superando il miliardo e mezzo dell'anno precedente”. Le aziende che sono ricorse al Fintech sono aumentate del 39%, passando da 4.266 a 5.935 nella prima parte del 2022. Per questo, si parla del Fintech come di un “treno in corsa” su cui, grazie alla maggior personalizzazione del credito, sempre più imprese saltano per generare liquidità immediata e valore strategico, attraverso strumenti flessibili in grado di potenziare e diversificare le fonti di approvvigionamento.
Fintech: i 3 migliori strumenti che ogni PMI dovrebbe adottare
Cambiano le modalità di accesso al credito ma le richieste delle aziende sono sempre le stesse: garantirsi liquidità costante con soluzioni rapide.
Il Fintech offre, in questo senso, strumenti operativi sicuri, molto più veloci e pratici rispetto ai canali tradizionali di approvvigionamento, a condizione che si ricorra a piattaforme professionali, riconosciute sul mercato e con importanti investitori alle spalle.
Infatti, solo in questo caso, l’azienda può confrontarsi con operatori che non richiedono forme di abbonamento né volumi minimi di fatture da cedere. È fondamentale ricorrere a partner che definiscano sistemi semplici, immediatamente integrabili in tutti i database e in grado di automatizzare rapidamente flussi e processi, con la garanzia della massima trasparenza su costi, gestione del credito e monitoraggio in real time delle attività.
In questo modo, le PMI possono definire strategie efficaci per un governo equilibrato della liquidità aziendale – anche in termini di prevenzione del rischio di credito – attraverso 3 strumenti digitali innovativi e semplici da impiegare: la gestione delle fatture tramite invoice trading, reverse factoring e i finanziamenti.
1. Fintech, come l’invoice trading garantisce un accesso al credito immediato
La cessione dei crediti commerciali (o invoice trading) è una soluzione ottimale per favorire un flusso di cassa stabile nel tempo e strutturare investimenti mirati. Con l'anticipo fatture fino al 90% dell’importo nominale e l’assenza di meccanismi d’asta, l’invoice trading fornisce un accesso semplice e immediato alla liquidità attraverso un riscontro immediato sulla fattibilità dell’intervento e sulla sua successiva erogazione. Con la formula in pro soluto, inoltre, l’azienda si libera anche delle incertezze sulla solvibilità di ogni debitore.
Occorre evidenziare che le piattaforme Fintech operano con minori vincoli di natura patrimoniale e normativa: ogni azienda può, pertanto, scegliere quali e quante fatture anticipare e verso quali clienti senza alcuna limitazione – quando banche o società di factoring spesso impongono la cessione dell’intero fatturato – e o segnalazione in Centrale Rischi. In tal modo è possibile diversificare le fonti di finanziamento, senza attingere solo ed esclusivamente dalle linee di credito tradizionali.
Ma non solo: a realtà imprenditoriali di qualsiasi dimensione, le piattaforme Fintech consentono un’integrazione semplice e immediata dell’operatività all’interno di ERP e gestionali, così da operare in tempo reale regolarizzando anche il pagamento di dipendenti e fornitori e contribuendo, di conseguenza, a migliorare il ciclo della liquidità.
2. Fintech, come il reverse factoring ottimizza la filiera del credito
Il reverse factoring è lo strumento Fintech che mette a disposizione professionalità e tecnologia in grado di connettere le aziende che annoverano fornitori continui e strategici con investitori professionali e/o istituzionali.
Il suo funzionamento è semplice. L’impresa che decide di proporre i propri debiti commerciali nei confronti dei fornitori agisce attraverso una piattaforma digitale specializzata: le fatture vengono poi presentate e acquistate da a uno o più investitori terzi che anticipano il saldo al netto della loro remunerazione. Il debitore può così garantire ai propri fornitori – non sempre esperti in tematiche bancarie e solvibilità – un’opportunità chiave per accedere alla liquidità, ottimizzando di fatto l’intera supply chain grazie all’utilizzo dello scoring finanziario del debitore, spesso più elevato di quello dello stesso fornitore.
Dal punto di vista amministrativo, scegliendo di affidarsi a un unico interlocutore Fintech, lo stesso debitore beneficia di un’immediata semplificazione operativa. Il fornitore, invece, ha la possibilità di creare un rapporto ancora più diretto e immediato con i propri clienti grazie a un processo di validazione e di verifica del credito più snello.
Il reverse factoring è, in sostanza, uno strumento che prevede un rapido utilizzo, perché la pre-approvazione delle fatture da parte del debitore permette di accelerare la verifica dei crediti, e si rivela molto pratico, dato che agevola la fidelizzazione tra fornitori e debitori e l’ottimizzazione del capitale circolante operativo della filiera.
3. Fintech, come i finanziamenti consentono un accesso al credito specializzato e su misura
L’erogazione diretta di finanziamenti Fintech da parte di soggetti non bancari attraverso strumenti come minibond e direct lending garantisce alle aziende una maggior rapidità e personalizzazione nel loro accesso al credito e l’assenza di richiesta di garanzie reali e personali. Le soluzioni di direct lending online permettono alle PMI, inoltre, di ottenere liquidità immediata e generare valore strategico, essenziale alla crescita del business.
Queste tipologie di finanziamento vengono rese disponibili da fondi d’investimento alternativi al canale bancario e portali Fintech accessibili solo agli investitori professionali come assicurazioni, fondi pensione e sovrani – strutture che garantiscono una maggiore comprensione delle esigenze di finanziamento dell’impresa richiedente e delle sue potenzialità finanziarie.
Attraverso i finanziamenti non bancari, il tessuto imprenditoriale italiano può non solo accedere a liquidità in tempi stretti, ma anche strutturare un piano di consolidamento fondamentale per garantire continuità operativa.
Le società Fintech facilitano l’accesso delle PMI alla finanza alternativa consentendo loro di regolarizzare i flussi di cassa in modo interamente digitale. Un processo che non comporta la richiesta di garanzie su asset reali e offre benefici in termini di diversificazione: il ricorso a queste forme di finanziamento non implica l’abbandono del credito bancario tradizionale poiché l’azienda può continuare a disporre dei vantaggi di operare con entrambe le opzioni.